Le 6 regole per comporre l’ALBUM di matrimonio perfetto.
A che serve il fotografo? Posso farlo io, lo faccio sempre con le foto delle vacanze…
Questa volta parliamo di album di matrimonio. Quante volte ci siamo detti che in fondo potremmo farcelo da soli?
Allora, di seguito trovate i miei 6 consigli per comporre un album di matrimonio perfetto:
- L’ Editing: cioè la selezione delle immagini. Cos’è in pratica? Una selezione ristretta e armonica delle foto più rappresentative ed emozionanti del matrimonio, da poter stampare e mettere in un album. Ora, il numero delle foto che fa un fotografo professionista ad un matrimonio si aggira tra i 2000 e i 10000 scatti, quindi diciamo che non è esattamente una passeggiata saper scegliere tra queste in modo equilibrato, tecnico, professionale ma emotivo circa 60/100 immagini che saranno poi inserite nella storia. Deve saper presentare i luoghi e le persone, farci provare le emozioni di quel giorno, ricordarci le nostre espressioni e i nostri legami affettivi. Deve farci rivivere la giornata nel tempo.
- Sviluppo digitale del file: cos’è? Allora, se pensiamo al tempo in cui si scattava in pellicola è più immediato comprendere l’importanza di questa fase di lavoro. Cioè, prima con le pellicole, il rullino scattato passava automaticamente alla fase dello sviluppo. Ecco, oggi con il digitale un professionista scatta esclusivamente nel formato .raw, diciamo in parole semplificate la registrazione scientifica della luce in un determinato momento, e questo file deve essere sviluppato in un software di foto ritocco professionale. Qui si lavora sullo sviluppo delle immagini. Sull’esposizione, sui contrasti, sulla temperatura colore e sul bianco nero, tutte elaborazioni che una volta si effettuavano in camera oscura.
- Post produzione: questo è un processo di correzione estetica del file, ad esempio per eliminare imperfezioni passeggere sui volti.
- Taglio: questa è una parte del procedimento davvero importante secondo me, perché stabilisce il punto di vista del fotografo in modo caratterizzante. Qui si decide il formato della stampa, di conseguenza anche il taglio se necessario al formato. E’ una fase che di solito curo personalmente, come tutte le altre, perché produrre un album è per me una parte del lavoro davvero piacevole. Dà soddisfazione vedere le immagini stampate e poter finalmente sfogliare il racconto, assume un altro sapore.
- Composizione: questa è l’ultima fase per quanto riguarda il foto libro digitale, che poi va in stampa presso il fornitore specializzato. La penultima nel caso dell’album classico, cioè con reali stampe fotografiche montate sulle pagine dell’album. Qui si torna ad un lavoro di editing, in cui si decide ai fini della storia in termini visivi e di racconto, come posizionare le fotografie stampate all’interno della grafica (per il digitale) e fisicamente pagina per pagina in caso di album classico.
- Montaggio dell’Album: questo è l’ultimo procedimento con cui chiudo il mio lavoro e finalmente posso sfogliare il risultato. Questa fase, la curo a mano esclusivamente nel caso dell’album classico e delle scatole dei ricordi, ed è una delle parti che preferisco del mio lavoro. E’ qui che vedo realizzata la vostra storia, che diventa tattile e fruibile. E’ un momento pieno di poesia per me, adoro fare gli album di ricordi. Mi piace anche molto mescolare i materiali, le stampe satinate con stacchi in Fine Art. Il cambio dei materiali e delle posizioni delle immagini all’interno di un album, infatti insieme alla loro sequenza e composizione ne accrescono la dinamicità e la capacità di coinvolgimento.
Ecco qui, questi sono i segreti per comporre un meraviglioso album di matrimonio, ma se preferite rivolgervi ad un professionista, potete inviarmi una mail all’indirizzo info@silviacleri.it 😉
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